Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi in mostra a Rovigo

Michelangelo Antonioni: “Deserto rosso” ©Reporters Associati & Archivi

Originally posted on 3 Maggio 2018 @ 7:02

Il Cinema italiano* ha sempre provato una grande attrazione per il Delta del Po, là dove il Grande Fiume crea quel magico ventaglio prima di sfociare nell’Adriatico.

Il Fiume Po ha un delta di 380 km quadrati. è facile pensare come l​e sue acque, i lembi di sabbia, le piane sono diventate protagoniste di almeno 500 tra film, fiction e documentari.

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Quell’ordito di terra e acqua ha saputo tessere tante storie dirette da registi del calibro di Luchino Visconti*, Roberto Rossellini*, Giuseppe De Santis*, Michelangelo Antonioni*, Alberto Lattuada*, Mario Soldati*, Pupi Avati*, Ermanno Olmi* e Carlo Mazzacurati*.

In omaggio alla terra e alla poesia raccontata da questi grandi maestri, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo è promotore con Accademia dei Concordi e Comune di Rovigo della mostra “Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi.

Un percorso che si sviluppa con l’utilizzo di diversi materiali. Foto di scena e del set, manifesti, locandine e materiali pubblicitari. Documenti originali, sceneggiature, materiali d’archivio. Video montaggi di sequenze di film, documentari e sceneggiati TV. Interviste filmate ai protagonisti.

“L’esposizione – sottolinea il curatore Alberto Barbera, direttore della mostra del Cinema di Venezia – si propone di ricostruire la storia del rapporto intenso, profondo e originale che si è instaurato fra un territorio dalle caratteristiche pressoché uniche e i cineasti italiani. Dando vita a opere indimenticabili destinate a rimanere nella storia del cinema”.

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Una ampia rassegna, al Roverella, da conto della singolare attrazione che il cinema ha provato, e continua a nutrire, per il Delta del Po, la dove il Grande Fiume si confonde con l’Adriatico.

Il percorso della ricostruzione, focalizzata sull’area del Polesine, è affidato all’utilizzo di diverse tipologie di materiali, esposti in originale o in copie, stampe e ingrandimenti realizzati per l’occasione.

Nel 1943 Luchino Visconti gira Ossessione nel Delta del Po*. Nell’immediato dopoguerra, Roberto Rossellini vi ambienta il suo Paisà* mentre Giuseppe De Santis, esordisce con Caccia tragica, su una sceneggiatura sua e di Michelangelo Antonioni, Umberto Barbaro e Cesare Zavattini.

Pochi anni dopo, il Grande Fiume è il protagonista de Il mulino del Po per la regia di Alberto Lattuada. Florestano Vancini ambienta qui i documentari “Uomini della palude” e Tre canne e un soldo e più tardi è aiuto regista di Mario Soldati che, con La donna del fiume, consacra definitivamente Sophia Loren.

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Qui avviene l’esordio di Michelangelo Antonioni, nel 1957 con Gente del Po*. Il regista ferrarese scegli ancora più volte il Polesine per i suoi film.

Qui ambienta Il grido del ’57, per scendere poi a Ravenna per Il deserto rosso* e risalire a Ferrara per l’ultimo episodio di Al di là delle nuvole* codiretto con Wim Wenders.

E’ del ’58 Un ettaro di cielo*, film d’esordio di Aglauco Casadio, per la sceneggiatura di Tonino Guerra con Elio Petri e Ennio Flaiano.

Anche l’altro grande ferrarese, Vancini, è di casa nel Delta. Ad esso dedica numerosi documentari e poi, nel 1984, il film tv La neve nel bicchiere. Nella valli di Comacchio, Giuliano Montaldo ambienta “L’Agnese va a morire”.

Con La casa dalle finestre che ridono Pupi Avati trasforma la bassa nel teatro ideale di film horror. Il Po e il vicino Veneto sono protagonisti di molti film di Carlo Mazzacurati che nel Delta gira, nel 1987, il film d’esordio, Notte italiana*.

Ma anche tanti altri, da Goffredo Alessandrini* a Comencini* ai Fratelli Taviani*, Bertolucci*, Luigi Magni*, Bigas Luna*, Silvio Soldini*

Senza tralasciare Scano Boa*, per la regia di Renato Dall’Ara (1961) tratto dal romanzo di Antonio Cibotto, grande scrittore rodigino recentemente scomparso cui la mostra tributerà, proprio con la proiezione del film, un Omaggio.

Accanto alla produzione cinematografica di finzione, almeno 60 documentari sono stati dedicati a queste terre.

Michelangelo Antonioni: “Il Grido” © Archivio fotografico – Cineteca Nazionale

Tra essi, Gente del Po di Michelangelo Antonioni (1943-1947), Delta padano (1951) e Una capanna sulla sabbia (1955) di Florestano Vancini, La missione del Timiriazev di Gillo Pontecorvo (1951), Quando il Po è dolce di Renzo Renzi (1951), Lungo il fiume di Ermanno Olmi* (1992), sino al recente Il pesce rosso dov’è di Elisabetta Sgarbi* (2015).

A queste due categorie si affiancano infine sceneggiati e programmi tv da Il mulino del Po di Sandro Bolchi* (1962) a De Gasperi l’uomo della speranza di Liliana Cavani*.

La visita alla mostra “CINEMA! Storie, protagonisti, paesaggi” diventa una esperienza davvero unica alla scoperta di una città e di un territorio dalle mille sorprese culturali, paesaggistiche e gastronomiche.

Rovigo Convention & Visitors Bureau, in occasione dell’evento, promuove IDEEweekend per scoprire quel patrimonio artistico culturale presente nella città di Rovigo e nel Delta del Po, dove storia e natura, tradizione e innovazione sono espressione della ricchezza delle piccole destinazioni turistiche italiane.

Per informazioni: www.rovigoconventionbureau.com o scrivete a eventi@rovigoconventionbureau.com

QUANDO, COME E DOVE

Pubblicato il: 3 maggio 2018

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