Acqua alta? nessun problema ci pensano i Pesci-robot.

Immagine puramente indicativa

Originally posted on 4 Ottobre 2015 @ 12:06

Quando la realtà supera la fantasia… In arrivo (è il caso di dirlo), un branco di Pesci-Robot a guardia del Mose (il sistema di paratie per difendere la laguna dall’alta marea).

I Pesci-Robot, sono super, ultra tecnologici, bio-inspired (probabilmente poco economici) e aiuteranno a sorvegliare il Mose che ha lo scopo di salvare Venezia dall’acqua alta. Come?

In particolare il loro scopo è quello di cerificare che non ci siano infiltrazioni di acqua, ma anche eventuali sabotaggi e attacchi terroristici.

Non è un film di Fantascienza ma pura realtà e potrebbe succedere proprio nella nostra laguna.

Copyright e Fonte foto ENEA

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Venus Swarm (il nome) è uno sciame di robot che imitano il comportamento dei pesci. L’idea é dell’Enea, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che, dopo aver messo a punto la nuova tecnologia in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, hanno creato “Venus Swarm” Di fatto si tratta di uno sciame di robot che imitano il comportamento dei pesci per il controllo dei fondali.

L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Expo Venice, questa tecnologia verrà impiegata nella sorveglianza del MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico), il sistema di paratie per difendere la Laguna veneta dall’alta marea. In particolare servirà a monitorare l’infrastruttura per evitare infiltrazioni di acqua, ma anche eventuali sabotaggi e attacchi terroristici.

“Venus è l’elemento base di un sistema a sciame composto da più veicoli cooperanti e coordinati ed è il risultato di anni di studi dei laboratori di Robotica – si legge in una nota dell’Enea – una linea di ricerca che prende spunto dall’imitazione delle forme di aggregazione animale e dell’intelligenza di gruppo”.

Questo tipo di formazione robotica a “sciame denso” utilizza decine di droni a distanza di pochi metri tra loro, a differenza delle attuali applicazioni in cui ogni dispositivo  naviga a centinaia di metri uno dall’altro.

Pesci-robot 4I singoli pesci-robot, detti anche nodi di rete, costituiscono un sistema wireless sottomarino che utilizza suono e luce per comunicare: il sistema ottico permette di trasmettere rapidamente una grande quantità di informazioni ma solo in acque molto pulite e a brevi distanze mentre il sistema acustico, anch’esso riprogettato specificamente per questa speciale configurazione, ha minori prestazioni ma è utilizzabile in acque ‘sporche’ e a brevi distanze.

Rispetto all’utilizzo di sistemi robotici singoli, sofisticati, ma molto costosi, l’impiego di droni sottomarini in gruppo come questi pesci-robot, offre grandissimi vantaggi in attività di sorveglianza delle strutture in mare come piattaforme petrolifere, gasdotti e porti che potrebbero essere bersaglio di attacchi terroristici. Ma non solo. Gli esperti spiegano che la flotta di pesci ipertecnologici bio-inspired potrebbe essere utilizzata anche per la salvaguardia di fauna e flora sottomarine, per il controllo dell’inquinamento e per il rilevamento di reperti archeologici sui fondali.


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