Originally posted on 29 Novembre 2015 @ 10:03
Venice Time Machine: Il progetto è nato nel 2013 per digitalizzare i 2,5 miliardi di pagine contenute negli 80 chilometri occupati dagli scaffali dell’Archivio di Stato.
Camminare virtualmente nella Venezia del ‘500, sapendo chi si potrebbe incontrare nelle botteghe o come si chiamano le famiglie e i singoli individui che abitano nei palazzi, magari conoscere anche la storia di alcuni. Non è un videogioco, ma un esempio di come potrebbe trasformare lo studio della storia l’enorme quantità di dati conservati nell’Archivio di Stato di Venezia, scansionati, senza la necessità di aprirli, da macchine simili alle Tac e letti da computer ‘intelligenti’.
La Venezia del `500 ricostruita in 3D riprende quindi vita, con gli abitanti che rientrano nelle loro case, le botteghe che ritrovano gli artigiani, ognuno con il suo nome.
I primi risultati del progetto, avviato nel 2013, sono stati presentati a Roma nel convegno sulla «Grande bellezza dei grandi dati», organizzato dagli stessi partner del progetto, con Ambasciata Svizzera in Italia, Archivio di Stato di Roma e università di Roma Tor Vergata.
Digitalizzare i 2,5 miliardi di pagine contenute negli 80 chilometri occupati dagli scaffali dell’Archivio di Stato è un’opera davvero ambiziosa, ma con le macchine tutto diventerebbe più veloce: si è calcolato che con i mezzi tradizionali ci vorrebbero 99 anni.
Nota – Questo è un comunicato che viene riportato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione