Originally posted on 30 Agosto 2015 @ 11:12

Pedalata dopo pedalata, da Venezia si potrà arrivare in bici fino a Torino e in tutta sicurezza.

Ne è certo il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, che tra i suoi obbiettivi ha quello di abbattere l’inquinamento, ridurre il traffico e favorire il turismo.

Andare in bici da Venezia alla Mole Antonelliana  forse non resterà solo un sogno: favorire la “mobilità dolce” in Italia, con un progetto che unisca da est a ovest il paese, piace al ministro che è un fan delle due ruote e solo poco tempo fa, in un’audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato, ha annunciato che la ciclabile Venezia-Torino si farà.

Qualche settimana fa, per la prima volta, il progetto è arrivato nelle stanze e nei corridoi del Parlamento. E tutto sembrerebbe agevolarlo.

Arriva la ciclovia Venezia-Torino, che da est a ovest attraversa quattro Regioni. Ven.TO – questo il nome del percorso – collegherà i due capoluoghi lungo un itinerario che in prevalenza costeggerà quello del fiume Po, attraversando Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, 12 province e 121 comuni.

Il progetto prende il via in seguito alla sottoscrizione dell’intesa tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dei beni delle attività culturali e del Turismo e le Regioni interessate.

Si tratta di 679 chilometri che collegano la città lagunare al capoluogo piemontese, tagliando in due il settentrione, con passaggio a Verona e Milano e costeggiando gli argini del Po.

L’ipotesi nasce nell’alveo del piano europeo chiamato EuroVelo che intende collegare tutta Europa lungo 15 percorsi tra le maggiori aree metropolitane.

Il progetto che rientra nell’asse di Eurovelo 8 che riguarda il collegamento di Venezia e Torino si chiama Ven-To, è ad impatto ambientale zero ed è già stato realizzato dal Politecnico di Milano.

Secondo i dati in possesso al dicastero, la pista ciclabile in questione per poterla realizzare, costerebbe meno di quello che oggi costa realizzare tre chilometri di autostrada. Inoltre una volta creata il turismo in bici  porterebbe un indotto economico di 150 milioni l’anno.

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