SOLARIUM: LA DIFFERENZA TRA LAMPADE AD ALTA E BASSA PRESSIONE

Originally posted on 30 Settembre 2017 @ 7:02

E’ bello godere del sole e dell’ abbronzatura che ci regala. Ma le lampade?

Quando non è possibile, ricorriamo alla tintarella delle lampade solarium ad alta e bassa pressione, infatti sappiamo che entrambi ci abbronzano ma cosa le rende diverse?

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Per capire davvero come funzionano le lampade abbronzanti bisogna vedere cosa avviene all’ interno della nostra pelle ogni volta che ci esponiamo al sole ed ai solarium.

A COSA SERVE L’ ABBRONZATURA…

La nostra pelle diventa più scura per proteggersi dalle radiazioni ultraviolette, quindi la melanina agisce da filtro naturale nei confronti del sole, ecco perché le pelli più chiare hanno bisogno di una protezione solare più alta rispetto a quelle più scure.

COME SI FORMA L’ ABBRONZATURA…

Nello strato profondo dell’epidermide ci sono i melanociti, queste cellule producono un pigmento bruno chiamato melanina, che sulla pelle ha un’ elevata capacità protettiva nei confronti dei raggi ultravioletti.
I melanociti sono cellule dotate di prolungamenti lungo i quali i granuli di melanina si distribuiscono nell’ epidermide.

I RAGGI ULTRAVIOLETTI UVA ED UVB…

Il sole e le lampade emettono radiazioni UVA ed UVB, essi creano la nostra abbronzatura. Gli ultravioletti si trovano nello spettro della luce solare al di là del violetto. Esistono anche le radiazioni UVC, rilasciate dal sole ma fortunatamente bloccate dallo strato d’ ozono in quanto sono nocivi per l’ uomo.

Ecco nel dettaglio le radiazioni UVA ed UVB:

UVA: Sono raggi ultravioletti con una frequenza di 320 – 400 nm, producono un abbronzatura immediata (entro le 12 ore) ma meno duratura perché scuriscono la melanina già presente sullo strato più superficiale della nostra pelle.
UVB: Sono raggi ultravioletti con una frequenza di 290-320 nm, producono un abbronzatura più profonda e persistente (entro 32-72 ore) perché stimolano i melanociti a produrre melanina e sono anche i responsabili degli eritemi solari.

SOLARIUM AD ALTA E BASSA PRESSIONE… ecco le differenze

L’ alta pressione: hanno dei bulbi montati dentro ad una parabola riflettente, che funzionano a temperature e pressioni più elevate, l’abbronzatura di queste lampade è visibile molto velocemente, ma è meno duratura nel tempo e c’è un minor rischio di eritema solare.

La bassa pressione: ha dei tubi UV, che funzionano a temperatura e pressione più bassa, l’abbronzatura di queste lampade è meno rapida, infatti è visibile in modo graduale ma è più duratura nel tempo.

La vera differenza tra alta e bassa pressione è data dalla percentuale di UVB che sono maggiori nelle lampade a bassa pressione

QUALE SOLARIUM E’ MEGLIO SCEGLIERE:

Entrambi i solarium ad alta e bassa pressione se usati correttamente e combinando le due tecnologie sono in grado di dare ottimi risultati.

Se vogliamo evitare scottature ed avere un´abbronzatura immediata è meglio una alta pressione, invece per preparare la pelle all´esposizione solare ed avere un’ abbronzatura graduale e duratura nel tempo è meglio una bassa pressione.

CONSIGLIO: è possibile alternare i due tipi: qualche seduta con la bassa pressione per stimolare nuova melanina e qualche seduta con la alta pressione per “colorarla” ossidando la melanina

LE LAMPADE: NON SOLO ABBRONZATURA

Le lampade abbronzanti e l’ esposizione solare regalano alla nostra pelle l’ abbronzatura. Ma questo non è l’ unico beneficio, infatti ce ne sono tanti altri:

  • Migliora l’ umore: i raggi uv stimolano la produzione di beta-endorfine, conosciuti anche con il nome di ormoni del benessere.
  • Stimola la produzione di vitamina D: chiamata anche la “vitamina del sole” essenziale per fissare il calcio nelle ossa ed in grado di prevenire numerosi disturbi come l’ osteoporosi

A COSA STARE ATTENTI…

  • Alcuni farmaci sono fotosensibilizzanti ossia rendono la pelle più facilmente soggetta all’ eritema solare, quindi è meglio chiedere consiglio al farmacista prima di esporsi al sole o alle lampade.
  • I profumi sono fotosensibilizzanti quindi è meglio non applicarli prima dell’ esposizione solare.
  • Fare lo scrub (crema esfoliante) prima di fare la lampada aiuta la formazione di un’ abbronzatura più omogena perché elimina le cellule morte.
  • Idratare la pelle renderà l’ abbronzatura più luminosa.
  • Durante la gravidanza a causa del cambiamento ormonale l’ esposizione solare può causare il cloasma gravidico. Una macchia più scura che compare sul viso in particolare su: fronte, naso zigomi

 

QUANDO FU INVENTATA LA PRIMA LAMPADA ABBRONZANTE?

DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Nel 1918 metà dei bambini berlinesi soffriva di rachitismo. Prevedibile conseguenza della carestia in tempi di guerra che rende le ossa più molli e soggette a deformazioni.

A quel tempo non si conoscevano le esatte cause del problema. Un medico della città, il dottor Kurt Huldschinsky, notò che i suoi pazienti, i bambini rachitici, erano tutti pallidi.

Decise di fare una mini-sperimentazione su quattro bambini.

Uno di loro si chiamava Arthur e aveva 3 anni: li sottopose a lampade al mercurio che emettevano raggi ultravioletti.

Il risultato fu che le ossa dei bambini si irrobustirono. Lo studio ebbe tanto successo che a Dresda vennero smontati i semafori le cui luci servirono a curare i bambini.

In seguito si stabilì il principio di quel procedimento empirico. Assieme al calcio, la vitamina D è necessaria per lo sviluppo delle ossa, processo innescato dai raggi ultravioletti.

A partire dagli anni ’70 nascono i primi solarium.. Alcune aziende hanno sfruttato questa tecnologia per immettere sul mercato i primi modelli abbronzanti, finalizzati ad uso estetico e non più solo medico. I “lettini” solari fecero così il loro ingresso negli istituti di bellezza.

Ma solo negli anni ’90 ci fu un vero e proprio boom della abbronzatura artificiale, grazie al miglioramento della tecnologia delle lampade UVA.

di Laura Masiero

 

Laura Masiero

Sono Laura Masiero ho 24 anni abito nella provincia rodigina, sono un Estetista qualifica e specializzata con il massimo dei voti, presso la scuola di estetica Primia di Padova.
Attualmente lavoro in un centro estetico dove eseguo trattamenti viso corpo.
La passione per l’estetica mi accompagna da sempre e cerco di trasmetterla agli altri

Se volete contattarmi per informazioni dubbi o consigli mi potete scrivere compilando il form qui sotto. Grazie.

Errore: Modulo di contatto non trovato.

Pubblicato il: 30 settembre 2017

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