Ex Forte di Sant’Erasmo. Valorizzerà le tradizioni

Originally posted on 16 Luglio 2020 @ 7:02

Via libera dalla Giunta alla delibera di Consiglio per la riqualificazione dell’ex Forte di Sant’Erasmo attraverso l’incentivazione di attività di valorizzazione dei prodotti e delle tradizioni locali

La Giunta comunale di Venezia, ha dato il via libera alla delibera di Consiglio comunale contenente gli indirizzi finalizzati all’emanazione di una procedura ad evidenza pubblica, volta ad una concessione venticinquennale dell’ex Forte di Sant’Erasmo, compendio di proprietà comunale, per la realizzazione di opere destinate alla promozione della cultura e dei prodotti dell’isola.

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“Con questo provvedimento – spiega l’assessore al Patrimonio Renato Boraso – andiamo a dare seguito ad una promessa fatta dal sindaco Luigi Brugnaro ai residenti dell’Isola di Sant’Erasmo. A loro si darà la possibilità di trasformare i prodotti coltivati nell’Isola direttamente in loco.

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Un’occasione che arriva a coronamento di un lungo percorso che ha comportato la necessità di svariati passaggi amministrativi, ma che ora consentirà di diventare una nuova opportunità di sviluppo delle attività del luogo e di valorizzazione di prodotti simbolo dell’eccellenza veneziana”.

“Una bella notizia per Sant’Erasmo – commenta Giovanni Giusto delegato del sindaco alle Tradizioni Isole –.

Ora, in concreta attuazione dei programmi in tema di governo del territorio, in linea con il “Documento del Sindaco per il Piano degli Interventi” e grazie a questo provvedimento, vedrà rivitalizzato il suo territorio.

Si favorirà la valorizzazione delle attività produttive tradizionali, con particolare riferimento all’agricoltura, fulcro del sistema socio-economico isolano, partendo da un processo di conoscenza e diffusione della cultura dei prodotti locali”.

Dal punto di vista tecnico – si legge nel provvedimento – con la pubblicazione dell’avviso pubblico a favore di Enti del Terzo Settore, anche attraverso temporanee aggregazioni “di scopo”. Si dà quindi avvio ad un percorso volto alla riqualificazione del compendio dell’ex Forte di Sant’Erasmo, garantendo la valorizzazione turistica ed ambientale dell’isola, attraverso una migliore fruibilità della stessa da parte dei residenti e dei visitatori.

Saranno rispettati tutti i criteri di sostenibilità ambientale, della promozione, della programmazione di iniziative ed attività culturali e sociali, nonché la valorizzazione del territorio dal punto di vista culturale, delle tradizioni locali ed enogastronomiche.

L’Ex- Forte di Sant’erasmo.

Si trova sulla punta sud-est dell’isola di s. Erasmo un tempo prospiciente il mare aperto in continuità dei lidi, nella Laguna di Venezia.

A circa due chilometri a nord (1859-64) fu costruita la Batteria S. Erasmo. Opera a tracciato poligonale simmetrico, simile alla Batteria Santa Maria Elisabetta del Lido, con il compito di difendere il litorale di Sant’Erasmo e battere il porto di Treporti

Fu costruita dai francesi tra il 1811-14 e rimaneggiata dagli austriaci nel 1843-44

Di tutto il sistema, già progettato dai francesi, del quale restano alcuni disegni e poche tracce sul terreno, resta il Ridotto di S. Erasmo nuovo all’estremità dell’isola

La Torre Massimiliana fu comunque usata fino alla seconda guerra mondiale. Ancora oggi di proprietà militare, anche se in uso a privati, la Torre domina un panorama di 360 gradi: dal litorale di Treporti e Punta Sabbioni, al Lido, a Murano, alla Laguna nord.

Nell’immediato dopoguerra è stata usata come alloggio da una quindicina di famiglie di sfollati.

La Torre Massimiliana è la maggiore testimonianza storico-architettonica di tutto questo sistema fortificatorio.

Prende il nome dall’inventore di questo particolare tipo di fortificazione. L’arciduca Massimiliano Giuseppe d’Austria – Este (1782-1863). Nato a Milano, terzogenito del governatore della Lombardia e duca di Modena (1803-1806) arciduca Ferdinando.

Nel 1808 è luogotenente del Direttore Generale d’Artiglieria a Vienna.

Nel 1821 promuove l’istituzione dell’Accademia Nobile Militare Estense a Modena; tra il 1820 e il 1827 coordina lo studio sperimentale per un nuovo sistema di fortificazioni a tracciato circolare.

Massimiliano elabora un piano difensivo per tutte le città dell’Impero, compreso il Lombardo-Veneto, a forti staccati.

Lo fa con un unico modello di fortificazione a tracciato circolare e sperimenta la costruzione di un nuovo affusto per la batteria da 10 cannoni da allestire, in barbetta, sul piano a terrazza di ogni torre.

L’affusto ruota su una rotaia circolare in modo da concentrare in un solo punto un grande volume di fuoco.

Nel 1831 si da inizio alla costruzione delle torri nel campo trincerato di Linz con uno sviluppo di 18 chilometri e 25 torri casamattate circolari.

Tra il ’32 e il ’35 tutte le fortificazioni di Linz sono ultimate e costituiscono un evento di grande risonanza in Europa.

 

Pubblicato il: 16 luglio 2020

 

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