Venezia al centro del mondo grazie a Spid.

Originally posted on 10 Febbraio 2016 @ 7:02

Firmato l’accordo per Spid, sull’identità digitale tra Comune, Poste Italiane e Venis Spa.

Una vera e propria ‘alleanza’ con Poste Italiane per aprire la Città all’innovazione e proiettare Venezia direttamente nel cuore dell’Europa.

Con queste parole Venezia, ha salutato la sigla del protocollo d’intesa tra Comune, Poste Italiane e Venis Spa per la sperimentazione del cosiddetto “sistema pubblico di identità digitale” (Spid), di cui le pubbliche amministrazioni dovranno dotarsi per legge entro il 2017.

spid 7L’accordo è stato presentato con una conferenza stampa a cui sono intervenuti anche l’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, nonché il direttore generale e l’amministratore unico di Venis Spa, Alessandra Poggiani e Paolo Bettio.

“Essere il primo comune in Italia a muoversi in tal senso ci rende felici – ha detto il Sindaco di Venezia – e siamo particolarmente orgogliosi che Poste Italiane abbia scelto Venezia per sviluppare questi nuovi servizi intelligenti per cittadino.

Sia ben chiaro: il tema dell’identità digitale non è certo nuovo per gli addetti ai lavori, ma lo è per le persone. In questo senso Venezia, grazie alla sua notorietà, può diventare davvero ‘il luogo’ da cui si spiega anche a chi ha meno dimestichezza con i mezzi informatici i grandi vantaggi e le potenzialità dello Spid. Si tratta infatti di uno strumento che va usato con attenzione, perché è una certificazione di identità che rende riconoscibile il cittadino come soggetto legalmente riconosciuto”.

spid 4Nei prossimi mesi, l’Amministrazione si metterà dunque al servizio della cittadinanza per spiegare di cosa si tratta, aiutando la gente a capire quanti e quali nuovi modi ci saranno per rapportarsi con la pubblica amministrazione. Ma questo anche con un occhio di riguardo per le piccole aziende che, grazie all’identità digitale avranno la possibilità di sviluppare commercio elettronico ‘one-to-one’. Insomma si apriranno scenari nuovi per l’economia di Venezia, che potrà tornare al centro del mondo grazie alla sintesi tra economia tradizionale e digitale”

“Poste Italiane vive di territorialità – ha commentato Caio – e l’accordo di oggi è un esempio dell’attuazione del nostro piano strategico, che coniuga la coesistenza tra reti fisiche, che vanno dal portalettere agli uffici postali, e quelle digitali, come i servizi finanziari e non. Venezia è un territorio sfidante, sia dal punto di vista logistico che della mobilità, ed è per questo che abbiamo scelto di partire da qui: diamo il via ad una progettualità congiunta, con l’idea di estenderla poi al resto del Paese.”

Poste Italiane è uno dei tre soggetti in Italia a cui il cittadino può richiedere, gratuitamente, l’identità digitale. Con questo nuovo modo di essere identificati univocamente la gente potrà rivolgersi allo “sportello amico” di Poste per ottenere servizi o certificati che potevano finora essere richiesti solo agli spid 8uffici del Comune, ma, in un prossimo futuro, anche quelli erogati da altre agenzie o istituti statali. E il tutto usando una sola password, assegnata – e dunque ciberneticamente garantita, dal punto di vista della sicurezza – dallo Stato. “E’ un modo – ha chiarito Poggiani – di avvicinare gli sportelli al cittadino, che ci permette però anche nel lungo termine di educare un numero sempre maggiore di persone all’uso di smart phone o tablet per ottenere gli stessi servizi e attuare, nel tempo, il passaggio dal materiale all’immateriale.”

Oggi sul territorio del Comune di Venezia sono 13 gli “sportelli amici” di Poste Italiane (vedi l’elenco in formato pdf ), ma il sindaco ha sottolineato che il sistema verrà esteso a tutti i 44 comuni dell’area metropolitana, con un apposito ulteriore accordo. I primi servizi saranno attivi a partire da aprile. Allo studio di Comune, Venis e Poste anche la possibilità di usare l’identità digitale per la gestione dei flussi turistici.

Nota – Questo è un comunicato che viene riportato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione


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