Venezia premiata allo Smau per progetti sulla lotta alla corruzione

Originally posted on 15 Marzo 2016 @ 11:43

La Città di Venezia ha ricevuto  il Premio innovazione di Smau di Padova 2016, evento di riferimento nei settori innovazione e digitale, con un percorso innovativo che, a partire dalla trasparenza e dalla lotta alla corruzione, intende garantire la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione.

A ritirare il premio è stato il consigliere delegato all’Innovazione e Smart city, Luca Battistella, che ha presentato il progetto del Comune di Venezia nello studio TV del padiglione 11 di Padova Fiere. Il consigliere Battistella ha poi partecipato ad una tavola rotonda con un player internazionale in ambito tecnologico, ricercatori e pubbliche amministrazioni tra cui Antonio Loborgo, Territory account manager Cisco, Farah Makki del progetto Urbego, e Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per l’energie rinnovabili di Eurac Research.

Corruzione1

Luca Battistella premiato allo Smau 2016

“Un percorso innovativo – ha dichiarato Battistella – per vincere la sfida all’innovazione della nostra città, una città che riparta dalla rimodulazione della gerarchia tra centro e periferia nella declinazione della città in rete. Per attivare questo percorso, quattro sono ‘le parole magiche’ su cui imposteremo il lavoro per i prossimi 5 anni: mobilità delle persone, velocità delle trasformazioni, fluidità delle informazioni, cultura delle convivenze”.

Il progetto e il caso studio con cui il Comune è stato premiato, è il percorso innovativo che si compone di quattro progetti nati con l’obiettivo comune di coinvolgere i dipendenti dell’Amministrazione, i cittadini, ma anche le associazioni di categoria, i sindacati, gli ordini professionali, nelle scelte della pubblica amministrazione, per garantire controllo e partecipazione, che sono alla base del principio della massima trasparenza.

“Comunicando in maniera diretta e chiara con tutti i nostri stakeholder – ha affermato il responsabile della Direzione Risorse umane del Comune di Venezia, Maurizio Carlin – puntiamo a fare diventare l’Amministrazione comunale una casa di vetro”.

Ecco i progetti premiati:

Openbilancio
È nato dall’esigenza di rappresentare, in forma semplificata e trasparente, i numeri del bilancio del Comune di Venezia. Un documento “a portata di cittadino” che vuole rendere maggiormente comprensibili e fruibili i dati finanziari mediante l’aggregazione omogenea delle voci e la loro rappresentazione grafica.

È dunque un punto di incontro tra la necessità di maggior trasparenza dei dati e il desiderio di partecipazione dimostrato a più livelli dai portatori di interesse. Attraverso questo documento (disponibile a questo indirizzo) i cittadini possono valutare l’operato dell’Amministrazione esplorando il bilancio di previsione dell’anno in corso e i bilanci consuntivi degli altri anni.

Rimborsi per viaggi e missioni degli amministratori del Comune di Venezia.
A fine 2015 è stato creato un software che consente ai cittadini di esercitare un controllo diffuso e costante sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

Il portale registra in tempo reale le spese sostenute per i rimborsi di viaggi e missioni di tutti gli amministratori comunali (componenti Giunta, Consiglio, Municipalità) dovuti a trasferte, percorsi casa-sede comunale, acquisto titoli di viaggio sui mezzi pubblici.

Sul sito istituzionale viene pubblicato un prospetto analitico, costantemente aggiornato, nel quale compare, in ordine alfabetico, l’elenco degli amministratori e, per ognuno di essi, il relativo importo annuale rimborsato.

Cliccando sul nominativo è inoltre possibile accedere al dettaglio delle singole spese sostenute per ogni viaggio per conoscerne la tipologia, il periodo di riferimento, il luogo e la motivazione.

Valori e buone pratiche per combattere la corruzione
corruzione 3La legge n.190 del 2012 sulle “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” prevede che sia organizzata attività formativa obbligatoria sul tema della corruzione nella pubblica amministrazione.

Per rendere efficace questa disposizione si è pensato di costruire un percorso formativo totalmente diverso da quello tradizionale e messo in piedi il sistema cosiddetto dei ‘tavoli senza tavolo’.

Incontri in cui i circa 300 dipendenti dell’Amministrazione, potessero confrontarsi ed esprimere le loro opinioni sul fenomeno corruttivo.

Un’attività che ha voluto rovesciare il paradigma classico in cui l’esperto racconta un contenuto all’aula, per dare spazio alle idee e alle proposte di chi lavora: cinque argomenti, 20 minuti di discussione per ciascun tema, al termine dei quali il gruppo ha elaborato una risposta condivisa.

L’attività è stata anticipata dalla visione di un video-blob creato da alcuni dipendenti, composto da spezzoni di film e di cronaca che ha contribuito a sensibilizzare i partecipanti sul tema della corruzione.

I risultati finali sono stati elaborati, utilizzando piattaforme di condivisione, e sono stati presentati nel corso di un seminario al Teatro Goldoni di Venezia con ospiti di livello nazionale che hanno discusso di queste tematiche. I risultati di questo percorso sono stati anche consegnati al responsabile della Prevenzione della corruzione del Comune, che ne ha tenuto conto nella redazione del nuovo piano triennale 16-18.

Whistleblowing

Sempre sul tema della lotta alla corruzione, il Comune di Venezia ha voluto trovare una soluzione “informatica” in grado di tutelare nel miglior modo possibile il dipendente, mettendolo nella condizione di poter segnalare eventuali fenomeni corruttivi, senza temere ritorsioni o discriminazioni.

Attraverso la nostra intranet  si può accedere alla piattaforma whistleblowing e segnalare casi legati a tentativi di corruzione tramite un form predisposto.

Le segnalazioni sono gestite da un doppio sistema crittografico che consente la corretta identificazione del segnalante attraverso la intranet e la separazione dei dati identificativi del segnalante dalla segnalazione, con l’adozione di codici sostitutivi, in modo che la comunicazione possa essere processata in modalità del tutto anonima e sicura.

La piattaforma è stata creata in collaborazione con Venis, l’azienda di servizi ICT e l’operatore locale di comunicazioni elettroniche del Comune di Venezia, ed è stata chiesta in riuso da altri importanti Enti, come il Comune di Genova e quello di Reggio-Emilia.

 

 


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