l’ANIMA DI FRIDA KAHLO VISTA DA MATIZ

Originally posted on 19 Maggio 2016 @ 7:01

In tutto il mondo l’artista messicana Frida Kahlo è considerata un simbolo dell’arte moderna e un’icona di resistenza al dolore e di opposizione nei confronti della malattia.

Arriva a Venezia l’anima forte e passionale, dolce e indomabile di Frida Kahlo attraverso 30 fotografie del suo amico e fotografo, Leo Matiz. Ad accogliere queste immagini è lo Studio Ar33– dal 17 giugno al 17 agosto 2016 – con la mostra ”Frida a Venezia vista attraverso l’obiettivo di Matiz”.

L’instancabile viaggiatore colombiano Leo Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del secolo scorso, conobbe Frida Kahlo negli anni Quaranta del Novecento: l’incontro e la conseguente amicizia con la pittrice si è manifestato in una serie di immagini realizzate dal fotografo di Aracataca che rivelano la sensibilità e l’anima della messicana, al di là delle sofferenze fisiche che la vita le aveva imposto.

kahlo 2Dall’occhio sincero e diretto di Matiz, emerge una Frida spontanea, leggera, fresca al di là delle sofferenze fisiche e non che la vita le aveva messo davanti al suo cammino.

Queste immagini sono scattate in un periodo particolare, in cui l’artista Frida Kahlo aveva raggiunto una maturità creativa e personale, che l’ha aiutata ad accettare il tormentato matrimonio con Diego Rivera e a liberarsi dei suoi dolori attraverso la pittura.

L’Ar33 Studio e la Fondazione Leo Matiz, hanno entrambi espresso il desiderio di far entrare, con questa mostra, il visitatore in empatia col soggetto, con le sue battaglie personali e artistiche per riconoscersi e riconoscere la vittoria dell’arte sul dolore, il potere della luce e dei colori caldi sul buio.

Una occasione questa, anche per sensibilizzare sul tema della disabilità. A tal proposito, sarà Emanuele Viscuso a far rivivere il tragico incidente tagliando la carta e inserendo dei piccoli pezzi di legno nelle fenditure, con l’intento di ricordare le ferite che lacerarono il corpo di Frida.

Le foto sembrano raccontare, nella loro semplicità, una tormentata e allo stesso tempo serena speranza. Quella speranza che ha portato Frida Khalo a parlare di un fiore di struggente bellezza, in queste sue parole:

kahlo 3”Ho smesso di contare le volte in cui, arrivata alla seconda riga, ho cancellato e riscritto tutto nuovamente. Cercavo un inizio ad effetto, qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo, qualcosa di grandioso, ma agli occhi. Non ci sono riuscita. Poi ho capito, ricordando ciò che non avevo mai saputo: che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza”.

Nota – Questo è un comunicato che viene riportato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione


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